A seguito dell’approvazione del Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa, LIFC, in collaborazione con le sue Associazioni Regionali, ha ritenuto opportuno trasmettere un documento alle Istituzioni coinvolte nella campagna vaccinale e agli Assessorati Regionali, per evidenziare la condizione di “particolare fragilità” delle persone affette da fibrosi cistica, dei pazienti in lista di attesa di trapianto e dei soggetti immunodepressi, chiedendo che le loro necessità siano tenute nella giusta considerazione nella predisposizione dei piani vaccinali.
Le persone con fibrosi cistica, per le caratteristiche stesse della malattia, sono particolarmente esposte alle infezioni virali, nei pazienti in attesa di trapianto e trapiantati inoltre, secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, il rischio di infezione da SARS-CoV-2 è più elevato, le conseguenze del COVID-19 più gravi rispetto alla popolazione generale e la vaccinazione risulterebbe avere maggiore efficacia nel paziente ancora non sottoposto a terapia immunosoppressiva, pertanto queste categorie di pazienti vanno considerate fra quella da sottoporre a vaccinazione con carattere di priorità.
Nel documento LIFC chiede infine che sia data rassicurazione sul fatto che la priorità sarà estesa anche ai familiari, ai caregiver, ai conviventi e ai fratelli e sorelle di tutti i pazienti, compresi coloro che si prendono cura dei ragazzi e ragazze di età inferiore ai 16 anni e che pertanto non rientrano nella campagna vaccinale. Relativamente alla dispensazione delle dosi, conclude LIFC, al fine di prevenire quanto più possibile il rischio di contagio da COVID-19 e da altre infezioni, la somministrazione delle dosi dovrà avvenire a domicilio e comunque in un ‘luogo protetto’.