Tavolo di lavoro: La montagna per tutte/i
Il 2 maggio scorso, nell’importante contesto del Trento Film Festival, l’UISP aveva organizzato un momento di rifl essione intitolato “La montagna per tutte/i: diritti, opportunità, accessibilità”, prendendo spunto dal progetto nazionale “Compagni di cordata”, sul quale in Trentino erano stati coinvolti il CSM di Trento e la cooperativa IRIFOR.
CSM di Trento e la cooperativa IRIFOR.
A quella tavola rotonda avevano partecipato, moderati dal giornalista Zenone Sovilla, diversi protagonisti del mondo della montagna trentina, nel tentativo di dare risposta alla domanda che apriva l’incontro: “Possono la montagna e le terre alte essere luoghi dove sperimentare pratiche di inclusione? È possibile pensare ad una montagna accessibile e aperta a tutte/i, senza discriminazioni di abilità, attitudini, genere, condizione economica, provenienza geografi ca?”. Quell’incontro fu l’occasione per condividere, attraverso il racconto delle concrete esperienze dei diversi partecipanti, l’idea di montagna come possibile spazio di uguaglianza e di diritti.
Ci lasciammo dicendo che non poteva e non doveva fi nire lì, perché sempre più forte si sentiva e si sente l’esigenza di fare rete, di condividere percorsi, di cooperare sulle progettualità per ottimizzare le risorse e ottenere i migliori risultati.
Cogliendo dunque quella sollecitazione, abbiamo deciso di organizzare un tavolo di confronto tra tutti i soggetti interessati a queste tematiche. Il tavolo di lavoro: “La montagna per tutte/i” riunisce, oggi, circa 15 realtà presenti sul territorio trentino che guardano alle terre alte come a luoghi solidali, accessibili, liberi e aperti a tutti. Luoghi dove ciascuno possa trovare la sua dimensione e la possibilità di esprimere le proprie potenzialità. Luoghi in cui discriminazioni di abilità, attitudine e/o genere vengano superati.
Luoghi, infi ne, dove ciascuno può essere chiamato a condividere un’esperienza densa di signifi cato con l’Altro.
I primi incontri sono serviti per sottolineare un sentire condiviso.
Dalle nostre parole è emerso come nelle terre alte si possa sperimentare un’integrazione reale anche attraverso il superamento di categorizzazioni quali utente-operatore o discriminazioni di abilità, attitudini,…
È stato emozionante rendersi conto di coinvolgere nei nostri cammini persone con storie differenti ma che la bellezza e l’arricchimento ricevuto dell’esperienza è comune a tutti.
Dalle parole dei testimoni sono emersi concetti come integrazione, dialogo, avvicinarsi all’Altro, passione, riconoscimento, racconto, ambiente, solidarietà,…, da cui partire per una rifl essione futura.
Vorremmo che questo tavolo diventi uno spazio di arricchimento reciproco, di confronto e di supporto.
Primaria diviene, perciò, una formazione rispetto ai temi sensibili e la voglia di imparare dall’esperienza dell’altro. Attraverso il confronto, vorremmo che un luogo di libertà come la montagna possa essere considerato aperto e accessibile anche a chi viene comunemente etichettato come “non adatto per…” o “ non abile per..”. All’interno del tavolo, crediamo che sia importante superare questi preconcetti lavorando insieme, partendo dal grande stravolgimento di paradigma per cui: “io porto te in montagna” potrà diventare “io condivido con te un’esperienza”, in un cammino dove tutti sono chiamati a mettersi in gioco e a relazionarsi con gli altri in base alle proprie competenze.
Per questo motivo un luogo di incontro e confronto come il tavolo diventa uno spazio prioritario in un cammino di crescita condivisa.
Il primo passo è stato compiuto, non ci resta che guardare dove ci condurrà questo sentiero e scoprire insieme il percorso da compiere.
M.C. Pavesi